Respiro solo aria pura: il metodo innovativo per smettere di fumare in modo facile e indolore.



Vai alla home page del corso
Come smettere di fumare

La verità sull'astinenza da nicotina

Affrontiamo ora l’argomento “astinenza”. E’ opinione comune che, nel momento in cui si decide di smettere di fumare, si debbano soffrire le pene dell’inferno. E’ questo uno dei motivi principali che spinge i fumatori a non prendere mai seriamente in considerazione l’idea di smettere: è la paura di soffrire che blocca il fumatore; la paura di dover attraversare un periodo non precisato di nervosismo e irritabilità. Ecco: la paura è una condizione sempre presente nel fumatore che si accinge a dire “basta”. Cosa mi aspetterà? Per quanto tempo dovrò soffrire? Quanto sarà doloroso? E cosa mi succederà quando, in una situazione di panico, non avrò più le mie sigarette? Impazzirò? Il solo pensiero di queste conseguenze funeste genera una forte tensione nei confronti della quale il fumatore ha, come unico rimedio, l’accensione di una sigaretta. Ecco perché molte volte, quando una persona decide di fumare l’ “ultima sigaretta”, se ne riaccende un’altra ancor prima di quanto avrebbe fatto se non avesse deciso di smettere: riflettere semplicemente su tutte le conseguenze della sua scelta gli genera una tensione insopportabile, alla quale può rimediare solo accendendosi una sigaretta.

Ci sono poi informazioni contrastanti e leggende metropolitane che disorientano non poco il fumatore. C’è chi dice che dopo 2 settimane sei già completamente libero e non avverti più il desiderio di fumare. C’è invece chi dice che, dopo 5 o 6 anni dall’ultima boccata, farai ancora dei sogni notturni in cui ti vedrai gustare la tua sigaretta o che, vedendo gli altri accendersi una bionda, ti ritorneranno in mente i bei tempi passati... C’è anche chi dice di aver smesso senza aver provato alcuna sofferenza: tutti conosciamo una di quelle persone che sostiene di aver preso un’influenza che lo ha costretto ad un’astinenza forzata di 10 giorni e che, una volta ristabilitosi, ha miracolosamente perso qualsiasi attrazione verso il fumo. D’altro canto ci sono persone che dichiarano che dopo 6 o 7 mesi dall’ultima sigaretta, continuano a soffrire come il primo giorno e che resistere alla tentazione è una sfida continua.

Ma allora chi ha ragione? Bastano 10 giorni per tornare alla normalità o si è condannati a desiderare la sigaretta per tutta la vita? Si potrebbe dire che hanno ragione tutti. Dicono la verità sia coloro che hanno smesso di fumare senza provare alcuna sofferenza, sia coloro che soffrono a distanza di mesi e anni dall’ultima boccata. Ma come è possibile una cosa del genere? E’ possibile perché bisogna fare una netta distinzione tra quelli che sono i sintomi di astinenza di natura fisica e quelli di natura psicologica. I sintomi di astinenza fisica sono uguali per tutti. Abbiamo costretto il nostro organismo ad essere dipendente dalla nicotina, per cui nel momento in cui gliela sottraiamo, ce la chiede attraverso dei segnali fisici. La buona notizia è che i sintomi fisici, seppur presenti, sono lievi e comunque facilmente gestibili. Una notizia ancora più buona è che tali sintomi non possono durare per più di 15-20 giorni: è questo il tempo fisiologico affinché il nostro organismo si liberi di tutta la nicotina in circolo nel sangue e non avverta più il bisogno di questo veleno.

Poi ci sono i sintomi psicologici e sono causati, NON dalla nicotina, ma dalla nostra mente. E’ quella sofferenza che deriva dai condizionamenti che la nostra mente ha subito per anni, dal dover spezzare una serie di abitudini che abbiamo interiorizzato e dall’aver associato al fumo una serie di sensazioni, di emozioni e di momenti particolari ai quali siamo legati. La partita si gioca tutta sui sintomi psicologici. Mentre i sintomi fisici sono uguali per tutti e svaniscano dopo 15-20 giorni dall’ultima sigaretta, i sintomi psicologici possono avere una durata variabile. Possono non manifestarsi per niente (ed è questo il caso di quelle persone che dicono che dopo 15 giorni si sentivano già fuori dal tunnel) o possono durare 2 anni o addirittura per tutto il resto della vita. Anche l’intensità di questi sintomi può essere diversa da persona a persona: c’è chi si “incupisce” solo ogni tanto, quando sorseggia una birra perché non può fumarsi una sigaretta e chi invece sta tutto il giorno a lottare contro le sue tentazioni. Qui siamo nel campo della psiche, per cui i sintomi sono molto variabili da persona a persona. Anche qui ci sono delle notizie belle da dare: i sintomi psicologici dipendono dalla nostra mente e pertanto possiamo imparare a controllarli; esistono delle tecniche in grado di decondizionare la mente che ci permettono di azzerare la sofferenza psicologica derivante dall’astinenza da fumo. Il metodo “respiro solo aria pura” che espongo in questo corso si propone proprio di insegnarti queste tecniche.





Copyright © 2010 - E' vietata la riproduzione totale o parziale dei contenuti di questo sito senza l'esplicita autorizzazione dell'autore.