Avevo smesso. Proprio smesso.
Ero libero e sono rimasto libero per cinque mesi.
Poi... Le vacanze.
Situazione perfetta: sera, ristorantino al mare, pergolato sopra la testa, moglie e figlio che chiacchierano.
Tutto meraviglioso, ma sento una lacuna per raggiungere la perfezione: una sigaretta.
La chiedo al tavolo affianco.
Me la danno e la fumo. Un po' spero che mi disgusti... Invece mi piace, mi piace un casino.
L'episodio si conclude con un me un po' preoccupato, ma in fondo soddisfatto.
Il giorno successivo la cosa si ripete. Quello dopo ancora. Mi viene da dire: fighissimo, posso fumare una sigaretta al giorno ed essere felice.
Poi arriva una serata particolarmente gioviale, chiacchiero con simpatiche persone conosciute al tavolo di una taverna.
Mia moglie e mio figlio vanno a dormire.
Si stappano birre su birre. Chiedo una sigaretta (una l'ho già fumata dopo cena): mi passano il pacchetto e mi dicono "Quante ne vuoi". Le fumo quasi tutte.
Il mattino dopo sono dal tabaccaio. E così sarà per tutti i giorni a venire.
Qui non ho più messo piede: mi vergognavo.
Oggi, senza un motivo particolare, ho vinto la vergogna e torno a chiedere aiuto.