È passato un mese senza fumare.
Intendiamoci, non voglio far passare questa 'conta' come una ossessione , pari a quella che è stato fumare, tuttavia sono entusiasto di questa situazione, perchè sembrava irraggiungibile, c'è voluto uno shock come la polmonite per innescarla.
La polmonite ha avuto un effetto inaspettato: una seria presa di coscienza sul reale danno apportato al sistema respiratorio grazie alle inalazioni venefiche delle sigarette.
Questo aspetto è importante perché io credo che al di là delle convinzioni errate che si hanno sul il fumo (che rilassa, aiuta la concentrazione, fa figo, ecc... ecc...)
c'è una altra grande condizione personale che spesso spinge le persone a continuare a fumare: il 'continuare a stare bene' nonostante il fumo. Il continuare alle volte anche a svolgere attività sportive e fumare contemporanea mente... Questo aiuta tanto le persone a rimandare il tema dello smettere, contribuendo ad allungare sensibilmente il periodo da fumatore. Eppure quando ti 'arriva un colpo' , quando realizzi che puoi subire un danno importante, e lo tocchi con mano al punto da farti male, allora, solo allora, ottieni una consapevolezza talmente forte che ti sembra davvero di aver raggiunto quel 'cambio di coscienza' decantato nel metodo resap
Sono contento,
Un appello per i recidivi: riprendere subito a smettere, fumare è inutile